Nel giugno 1829 al Teatro Nuovo ora  «Verdi»  si dava il ballo «La Vestale» del maestro Viganò. Prima ballerina era la signorina Luisa Pontiroli, bella, gentile e colta fanciulla di onestissima famiglia milanese.

Come succede sempre ella aveva a teatro un forte partito tra gli studenti che l'applaudivano con entusiasmo e che di giorno passeggiavano platonicamente sotto le sue finestre della casa del conte Leoni in via Schiavin ove essa abitava. Ora avvenne che lo studente Giovanni Bassi di Brescia, credendosi offeso perché la Pontiroli aveva chiusa la finestra mentre egli passava, giurò di vendicarsi fischiandola quella sera.

La cosa passò di bocca in bocca ed altri pure scontenti dell'orgogliosa giovinetta decisero di secondare il Bassi. Il conte Leoni con altri studenti affrontò il Bassi nell'atrio del teatro invitandolo a desistere dal suo proposito. ma rifiutandosi questi. lo studente Dalpiano amico del Leoni gli lasciò andare uno scappellotto.

Il rumore dell'alterco giunse in platea d'onde uscirono tosto tutti gli studenti e l'immancabile commissario di polizia il quale udendo il Bassi brontolare contro il percuotitore confuse l'innocente col reo e condusse in carcere il disgraziato Bassi ove restò due giorni, finché come al solito luce «non fu fatta».